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L'alcol polivinilico è plastica?
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Continui a sentir parlare di alcol polivinilico (PVA) e a volte viene osannato come il salvatore da tutti i mali e a volte additato come il diavolo? Perché alcuni lo considerano plastica e altri no? Niente paura, adesso cercheremo di mettere un po' di ordine guardando cosa ci dice la scienza.
Cos'è la plastica?
La plastica è una vasta classe di materiali che hanno in comune la caratteristica di essere formati da macromolecole, dette polimeri, che si presentano sotto forma di lunghe catene di unità che si ripetono, dette monomeri. Se immaginiamo i monomeri come le perle di una collana, allora la collana è il polimero e le caratteristiche delle "perle" utilizzate saranno quelle che determineranno le proprietà del materiale finale.
Per 100 anni siamo stati abituati ad avere a che fare con plastiche dove l'origine di questi monomeri era petrolchimica e che si portavano dietro tutta una serie di proprietà che sono diventate per noi indissolubilmente legate al concetto di plastica: la resistenza, l'impermeabilità, la non biodegradabilità.
Tuttavia, negli ultimi anni sono stati inventati nuovi materiali che sfidano l'abitudine e aprono nuove sfaccettature alla definizione di plastica, come le bioplastiche (plastiche dove i monomeri sono di origine vegetale) e le plastiche solubili e biodegradabili.
Cos'è l'Alcol Polivinilico?
L'alcol polivinilico è un polimero di sintesi il cui l'unità che si ripete è acetato di vinile. Differentemente dalla plastica che hai in mente in questo momento, grazie alla sua particolare composizione il PVA è trasparente, inodore, a bassissima tossicità e alta biocompatibilità, insolubile in solventi organici ma... udite udite, solubile in acqua senza lasciare residui (qui in realtà la questione è un filo più complicata ma ne parliamo meglio qui).
Proprio per tutte queste sue caratteristiche, il PVA è usato in una moltitudine di campi, primi fra tutti quelli sanitario e medicale, ma anche come addensante, emulsionante, stabilizzante e beh, non li sto ad elencare tutti se no facciamo sera.
Ma quindi, il PVA è Plastica?
Ora, la domanda scottante: ma quindi il PVA è plastica? Tecnicamente sì, anche se certamente non ha tutte quelle brutte caratteristiche che inconsciamente leghiamo al concetto di plastica. A differenza delle plastiche come il polietilene e il polipropilene, il PVA è infatti solubile in acqua, è completamente e velocemente biodegradabile nelle giuste condizioni [1] e non bioaccumulabile (ovvero non si accumula negli organismi senza poter essere rimosso).
Quindi usare prodotti a base di PVA è sicuro per il Pianeta?
La risposta breve è, dipende: dipende primariamente dalla tipologia di PVA utilizzata (alta o bassa polimerizzazione) ma soprattutto da come viene trattata l'acqua reflua che lo contiene; i moderni impianti di trattamento delle acque di scarico delle nostre città hanno però tutte le caratteristiche per permettere a dissoluzione completa del PVA, che può quindi essere rilasciato in maniera sicura nell'ambiente.
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